Chop My Money – di Theo Anthony
This world is not the world: un giorno nella vita di tre ragazzi di strada del Congo
10 – 15 | 2015 | Childhood | Documentary | USA | War
Patient, il protagonista di Chop My Money, short doc di Theo Anthony, abita a Goma in Congo. In Congo c’è la guerra e Patient e i suoi amici si sono auto-proclamati gangster della loro città distrutta. Passano le loro giornate a fumare erba, rubare e ubriacarsi per poi ballare sulle note di Michael Jackson fino a svenire. La madre di Patient è stata uccisa in guerra, lui è diventato “Bill Gates Congo Man”. Ha non più di 12 anni ma sostiene che tratta solo “the big deals”.
Patient e i suoi due amici vivono la loro vita al limite, andando a scuola tutti i giorni dalle 7 e mezza all’una per poi vivere in strada, della quale vogliono essere i boss. Vivono la loro vita così perché non sanno come altro viverla, con la piena consapevolezza che abitano un mondo vuoto che non è (o non dovrebbe essere) quello vero.
Chop My Money, corto del 2015 presentato per la prima volta al Toronto International Film Festival e premiato come Best Short Fiction al CIMMFest di Chicago, è a metà strada tra un documentario e un video musicale (aiutato in questo dalle musiche originali di Alex Zhang Hungtai dei Dirty Beaches). È un film sulla sopravvivenza, quella più cruda e più primitiva. Theo Anthony mette in comunicazione un’estetica forte e un voice over spietatamente sincero, creando un prodotto che ci rende un punto di vista agrodolce come non può che essere quello di un ragazzino, che si trova a combattere la vita in una città distrutta dalla guerra con tutte le armi in suo possesso.
Chop My Money sembra quasi un videoclip musicale hip-hop ma allo stesso tempo ci mostra in maniera trasparente e sincera l’altra faccia del combattimento armato.
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