Skin
Un solitario bambino dedito alla tassidermia fa amicizia con una ragazzina affascinata dal suo hobby. Ma un giorno lui farà una cosa che cambierà tutto.
10 – 15 | 2012 | Childhood | Drama | Live-Action | USA
Piccola cittadina della provincia americana. Ben è un bambino solitario, molto diverso dagli altri. Ha un hobby molto particolare: la tassidermia. Passa le sue giornate ad impagliare scoiattoli e altri animaletti, e non ha molti amici – anzi, a causa di questa sua passione gli altri lo vedono come un mostro. Ha però un’amica, una ragazzina incuriosita ed affascinata da questo bizzarro passatempo. I due legano, si divertono, la vita di Ben è cambiata in meglio. Un giorno però il cane di Samantha muore, e la cosa le spezza il cuore. Ciò che farà il suo amico, nella totale innocenza dell’infanzia, cambierà tutto.
Anche se l’andamento della storia è facile da intuire sin dall’inizio, ciò non rovina l’esperienza spettatoriale. La meravigliosa fotografia dai toni desaturati, unita a un ottimo sound design e soprattutto all’incredibile talento naturale dei due giovani attori, al loro debutto, rendono il corto un prodotto molto valido. Sono soprattutto i due protagonisti e colpire, per vari motivi. Siamo lontani dai bambini perfettini del cinema mainstream americano, sono semplicemente due giovani abitanti di un paesino sperduto nel sud degli Stati Uniti, a tratti sembra quasi di stare guardando un documentario, tanta la naturalezza e la “normalità” che viene percepita.
Questo realismo nell’approcciare l’infanzia sta diventando una tendenza abbastanza diffusa nel cinema indipendente americano contemporaneo, vista in film come Mud e The Place Beyond The Pines. L’elemento aggiunto, però, è quello della tassidermia, un’attività inquietante che va a disturbare il pacato realismo della regista, introducendo qualcosa di disturbante, macabro, al limite dell’orrorifico. Molto toccante anche l’ingenuità con cui Ben decide di porre rimedio alla perdita della sua amica: è proprio la maniera delicata con cui viene mostrata questa innocenza a dare profondità alla storia.
Jordana Spiro è un’attrice televisiva con una lunga carriera alle spalle, al suo terzo corto da regista. Rappresenta l’ennesima prova di quanto il cinema indipendente e il mondo dei cortometraggi siano molto più aperti dell’Hollywood mainstrem ad accogliere e supportare filmmakers donne. Skin è stato presentato al SXSW e a Sundance, dove la regista è stata invitata a partecipare al programma Screenwriter’s Lab, dove ha sviluppato una sceneggiatura su un giovane appena uscito dal riformatorio che vuole vendicare l’assassinio della madre.
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