Snow White Cologne – di Amanda Eliasson
La storia di una dipendenza sotto forma di acrilico su carta, con una tecnica di cut-up sperimentale mutuata da William S. Burroughs
2017 | 5 - 10 | Animation | Disease | Sweden | Visual Poem
Snow White Cologne è la storia di una dipendenza. La regista svedese Amanda Eliasson, di base a Londra, esorcizza ciò che è accaduto in passato a sua sorella: ancora adolescente, la ragazza fu vittima dell’abuso di stupefacenti. Il risultato è un cortometraggio animato in forma di visual poem, capace di razionalizzare la battaglia di una teenager e trasformarla in un viaggio emozionale “che esplora il bene del male e il male del bene”.
“Volevo raccontare la storia di mia sorella in un modo libero da pregiudizi”, ha raccontato Amanda. “È per questo che il film affronta un tema tanto complesso come quello della tossicodipendenza in maniera poetica ed emozionante piuttosto che dando allo spettatore una ricostruzione cruda dei fatti e dei numerosi problemi che la dipendenza porta con sé”.
Snow White Cologne ci immerge in un gommoso spazio tridimensionale, dove fumatori di crack diventano farfalle e l’animazione giocosa, tenera e naif della regista (acrilico su carta, con una tecnica di cut-up sperimentale mutuata da William S. Burroughs) va in netto contrasto con una storia di amore e perdita così tragica e toccante.
Amanda Eliasson, diplomata alla Royal College of Art di Londra con questo corto, oggi lavora part time nel team creativo di Tank Magazine e continua il lavoro di regista freelance d’animazioni hand-made.
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